Il tema, che vorrei affrontare in questo breve scritto, prende le mosse da un fatto ormai largamente condiviso: il forte e positivo cambiamento nelle prospettive dell’Unione Economica e Monetaria Europea (UEM) verificatosi nel corso dell’inverno a cavallo tra il 2014 e il 2015. Infatti, se nell’autunno del 2014 le aspettative prevalenti rispetto all’evoluzione economica della UEM erano condizionate da un’impressionante lista di fattori negativi, fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 molti fondamentali macroeconomici europei sono diventati positivi e hanno aperto prospettive per un ritorno alla crescita. Lo scopo del mio intervento è di apprezzare le novità positive ma, al contempo, di moderare troppo facili entusiasmi. Vorrei infatti mostrare che l’indubbio e importante cambiamento di prospettiva, verificatosi nei mesi scorsi, non assicura che l’economia della UEM e – in particolare – quelle dei suoi paesi periferici si siano ricollocate su un sentiero di crescita di medio-lungo periodo.

Continue reading the document