Policy Briefs

C. Bastasin: Dalla pace perpetua alla guerra infinita – Lo spostamento a Est dell’Europa, i rischi per l’Italia e la necessità di una “Nuova Maastricht”

L’emergenza strategica ai confini orientali dell’Unione europea, provocata dall’aggressione russa in Ucraina, avrà conseguenze di lungo termine e porterà a uno spostamento politico ed economico del baricentro europeo verso Est. Le implicazioni sono potenti e non tutte positive: la maggior parte dei paesi dell’Est Europeo ha subito negli ultimi anni un regresso democratico; molti di essi sono contrari a condivisioni europee di sovranità; il ruolo della NATO rimarrà prevalente su quello di un’architettura di autonomia strategica europea; l’assistenza finanziaria europea si sposterà dall’obiettivo di convergenza entro l’area dell’euro (i programmi di NextGeneration-EU) a quella di ricostruzione ai confini orientali e oltre di essi; la Germania sposterà i propri interessi economici e politici verso Est in contrasto con gli interessi di tutti gli altri maggiori paesi europei. L’asse franco-tedesco rischia di rompersi.

Uno spostamento simile del baricentro europeo verso Est avvenne con la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Allora i paesi della Comunità europea risposero con un salto di qualità nell’integrazione politica ed economica attraverso il Trattato di Maastricht. Un’iniziativa analoga deve essere presa anche oggi per assicurare la sopravvivenza del progetto europeo.

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