Policy Briefs
C. Bastasin – L’economia italiana e l’effetto-fiducia indotto dagli aiuti europei: Il rischio di una ricaduta in assenza di impegni istituzionali del governo
La crescita del Pil italiano è stata rivista nettamente al rialzo nel 2023 dalla Banca d’Italia che a giugno ha più che raddoppiato l’aumento atteso rispetto allo 0,6% previsto a gennaio. Il rafforzamento della crescita fa seguito a un andamento nel 2021 e nel 2022 che aveva anch’esso sorpreso per vigoria, con un dato finale cumulato per i due anni pari al 10,7%. L’economia italiana ha quindi recuperato più rapidamente del previsto la drammatica caduta del prodotto del 2020 avvenuta in conseguenza della crisi pandemica e a conclusione di decenni di stagnazione.
Il fatto che per tre anni consecutivi le previsioni siano state superate dai dati consuntivi ha indotto numerosi osservatori a ipotizzare che in Italia sia in corso un cambiamento strutturale nel funzionamento del sistema economico. Se così fosse, il livello della crescita potenziale potrebbe distaccarsi dal livello di stagnazione dei decenni precedenti il 2020 rendendo più agevole la stabilizzazione del rapporto debito/Pil. Le previsioni attuali per i prossimi anni sembrano contemplare un distacco del sentiero di crescita dal livello stazionario, ma non possono essere interpretate in modo conclusivo come un’inversione di rotta permanente e strutturale.